Puntata Speciale di Domenica 1 Maggio dedicata alla riforma della Magistratura Onoraria.
Si tratta certamente di un traguardo importante, tenuto conto delle difficoltà che il DDL ha dovuto superare per arrivare ad un approdo che, tuttavia, non è definitivo perché è necessario attendere il varo dei decreti delegati.
Il ministro Orlando ha commentato entusiasticamente il varo della riforma: “Oggi viene dato un riferimento temporale certo all’incarico del Magistrato Onorario, più trasparenza al sistema, un percorso di qualificazione e di accesso che migliorerà la qualità dei magistrati onorari e anche una prospettiva di miglior tutela dal punto di vista previdenziale a questi magistrati che erano in una condizione di superprecarietà“.
Ecco, in sintesi, le principali novità.
Cade la distinzione tra giudici di pace e giudici onorari di tribunale.
Ci sarà un’unica figura di giudice onorario, denominato giudice onorario di pace (GOP), inserito in un solo ufficio giudiziario. I magistrati requirenti onorari confluiranno invece nelle procure della Repubblica in una specifica articolazione (ufficio dei vice procuratori onorari).
Nomina.
Per la nomina basterà la sola laurea in giurisprudenza, ma stop all’ingresso di chi è già in pensione. Vengono poi ridefiniti il requisito dell’età (dai 27 ai 60 anni), i titoli preferenziali e il procedimento di nomina.
Durata.
La durata dell’incarico è stabilita in quattro anni, rinnovabile per una sola volta.
Lo svolgimento delle funzioni di magistrato onorario per due mandati sarà titolo preferenziale nei concorsi per la pubblica amministrazione.
Per i primi due anni i GOP saranno impiegati presso l’ufficio del processo e nel corso dell’incarico avranno l’obbligo della formazione professionale. Si procede infine al riordino complessivo dei casi di incompatibilità (con una stretta sull’incompatibilità familiare) e all’individuazione degli illeciti disciplinari. Quanto all’indennità, sarà composta da una parte fissa e una variabile.
Riorganizzazione ufficio giudice di pace.
L’ufficio del gop perde l’attuale autonomia funzionale e organizzativa, sarà infatti il presidente del tribunale a coordinarlo provvedendo alla gestione del personale di magistratura e amministrativo.
Ampliamento competenze.
Aumentano le competenze dei giudici onorari. Sul fronte civile, al GOP saranno attribuite le cause condominiali, i procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore e di espropriazione di cose in possesso di terzi (con l’obbligo però di seguire le direttive di un giudice togato) e i procedimenti meno complessi in materia di successioni e comunione. La competenza per valore viene estesa fino a 30mila euro e per gli incidenti stradali fino a 50mila euro. Il giudice di pace avrà poi la possibilità di decidere secondo equità tutte le cause di valore fino a 2.500 euro. Sul piano della competenza penale, saranno attribuite nuove fattispecie di reato quali minaccia (salvo vi siano aggravanti) e furto perseguibile a querela, abbandono di animali e contravvenzioni riguardanti animali o specie vegetali protette, commercio e vendita di fitofarmaci e rifiuto di fornire le generalità alle forze dell’ordine.
Giudici onorari nei collegi giudicanti.
I giudici onorari dopo due anni di incarico, in casi eccezionali e contingenti e in presenza di specifici presupposti (scoperture di organico e) potranno essere componenti dei collegi giudicanti civili e penali. Sarà anche possibile, in ipotesi tassative, applicare i GOP nella trattazione di procedimenti civili e penali di competenza del tribunale ordinario, con alcune eccezioni.