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Spazio news: Nasce oggi il nuovo radio giornale di iuslaw WebRadio – Prima Edizione

Spazio news: Nasce oggi il nuovo radio giornale di iuslaw WebRadio – Prima Edizione.

BREXIT AL VIA A FINE MESE. UE, NOI PRONTI A COMINCIARE IL NEGOZIATO
La premier britannica Theresa May annuncia che attiverà la procedura all’indomani del vertice di Roma per i 60 anni dell’Unione. Il meccanismo di avvio della Brexit scatterà quindi il 29 marzo. Lo annuncia Downing Street, secondo la stampa britannica. In una lettera a Bruxelles sarà invocato l’art.50 DEL Trattato di Lisbona che consente di uscire dalla Ue in base a norme costituzionali. Il portavoce della Commissione Ue ha confermato che l’esecutivo ‘è stato informato in anticipo’ da Londra sulla data. ‘Siamo pronti a cominciare il negoziato’.

M5S: CHI NON D’ACCORDO CON LE REGOLE CREI UN ALTRO PARTITO
‘Non c’è un problema di metodo, il metodo è giustissimo, è tutto spiegato nel blog’. Lo afferma Beppe Grillo rispondendo sul caso della candidatura di Marika Cassimatis a Genova. ‘Io sono il garante’, sottolinea il leader M5s a chi gli chiede se il suo intervento non dovrebbe avvenire solo in estrema ratio, poi attacca: ‘Una democrazia senza regole non è una democrazia, noi abbiamo LE nostre regole. Chi non è d’accordo si faccia un altro partito’.

TOGHE IN POLITICA: LE NOVITÅ IN ARRIVO
Dopo circa tre anni dal primo via libera in Senato, approda nell’Aula della Camera la proposta di legge che regolamenta la partecipazione dei magistrati alla vita politica. Il testo, da sempre un cavallo di battaglia di FI contro le “porte girevoli” per le toghe impegnate in politica, punta a regole più chiare su candidabilità, eleggibilità e ricollocamento dei magistrati che abbiano ricoperto incarichi elettivi. Il governo, con il sottosegretario Gennaro Migliore, auspica una celere approvazione del provvedimento, “che non va contro qualcuno, ma nell’interesse dei principi generali che regolano la Costituzione”. Un testo che è però stato visto da qualcuno come uno strumento per “limitare” l’operatività di Michele Emiliano, il magistrato governatore della Puglia ed ex sindaco di Bari impegnato nella corsa delle primarie del Pd. Il testo, con le modifiche varate in commissione che non soddisfano FI (“Siamo in presenza di un provvedimento debole e non più condivisibile” commenta Roberto Occhiuto), non parla più di ineleggibilità, ma di incandidabilità del magistrato. I magistrati non possono essere candidati al Parlamento Ue, alla Camera o al Senato o a qualsiasi carica politica a livello locale “se prestano servizio o lo hanno prestato nei 5 anni precedenti la data di accettazione della candidatura, presso sedi o uffici giudiziari con competenza ricadente, in tutto o in parte, nel territorio della regione compresa, in tutto o in parte, nella circoscrizione elettorale”. Precedentemente il limite era fissato in 6 mesi. Diventa obbligatoria per il magistrato l’aspettativa per tutto il periodo del mandato o dell’incarico di governo sia nazionale che regionale o locale. Durante l’aspettativa, le toghe conservano il trattamento economico senza possibilità di cumulo con l’indennità di carica. Il periodo di aspettativa è computato a tutti gli effetti ai fini pensionistici e dell’anzianità di servizio. La dichiarazione di accettazione della candidatura deve essere corredata da una dichiarazione che attesti l’insussistenza delle condizioni di incandidabilità. Chi viola la normativa perderà non meno di due anni di anzianità. I magistrati candidati ma non eletti a Camera, Senato e Parlamento Ue sono ricollocati nel ruolo di provenienza, ma nei due anni successivi alla data delle elezioni non possono esercitare le funzioni inquirenti, né essere a qualsiasi titolo assegnati a un ufficio con competenza ricadente in tutto o in parte nella circoscrizione elettorale in cui sono stati candidati. I magistrati già in servizio presso Cassazione, Consiglio di Stato, Corte dei conti centrale e Corte militare di appello possono essere ricollocati presso l’ufficio di provenienza. Quelli già in servizio presso la Procura Antimafia possono essere ricollocati presso la Procura generale presso la Cassazione, ove abbiano i requisiti previsti per l’ esercizio delle funzioni di legittimità. Se vengono eletti, a fine mandato e su loro richiesta, e non abbiano già maturato l’età per la pensione, i magistrati dovranno optare per essere ricollocati in ruolo presso la Cassazione e la Procura generale, se ne hanno i requisiti, o in un distretto di Corte di appello diverso da quello in cui si è stati eletti, con il divieto di ricoprire, per 3 anni, incarichi direttivi o semidirettivi. In attesa di capire come andrà a finire, il capogruppo di FI alla Camera Renato Brunetta chiede a Orlando e al Csm gli elenchi delle toghe fuori ruolo e polemizza con il governo che ha disatteso l’impegno preso nel 2012 di costituire entro 60 giorni dall’approvazione dell’ordine del giorno presentato da Roberto Giachetti (Pd) un’unica banca dati, consultabile online, che contenga i dati sui magistrati fuori ruolo.

SCIOPERO DELL’UNIONE CAMERE PENALI: ADESIONE MASSICCIA ALL’ASTENSIONE
Una seconda astensione dal 10 al 14 aprile, dopo quella partita oggi e che durerà fino al 24 marzo, è stata indetta dall’Unione Camere penali italiane per protestare contro il disegno di legge di riforma del processo penale. La Giunta dell’Ucpi lo ha deciso in una nuova delibera in cui si spiegano le ragioni della decisione. “Nonostante le molteplici e convergenti critiche sollevate nei confronti del voto di fiducia in Senato sul disegno di legge di riforma in materia penale – si legge nella delibera – che ha impedito la necessaria discussione sulle molteplici questioni controverse e in particolare sulla riforma della prescrizione e sull’estensione dell’istituto del processo a distanza, il governo si appresta a riproporre il voto di fiducia anche alla Camera”. Per i penalisti “occorre, dunque, richiamare il governo alla responsabilità politica di tale scelta, che finirebbe con il ribadire in maniera definitiva e irreversibile un atteggiamento di inammissibile disprezzo nei confronti del dibattito parlamentare, su interventi normativi che, non solo deprimono le garanzie del processo, ma anziché aumentare le garanzie processuali ed abbreviare la durata dei processi, comprimono i diritti degli accusati e rendono i processi interminabili”. Giovedì alle 10 si svolgerà presso la Sala Unità d’Italia della Corte d’Appello di Roma, in Via Antonio Varisco n. 3/5, la manifestazione nazionale dell’Unione sui temi dell’astensione.

SCIOPERO GIUDICI DI PACE: DISAGI E RINVII
E’ superiore al 90%, con punte sino al 100% ,l’adesione dei giudici di pace al primo giorno di una settimana di scioperi . A renderlo noto è l’Unione nazionale dei giudici di pace, che segnala la sospensione di “oltre 100mila processi”. Oltre all’astensione dal lavoro, ci saranno in questi giorni anche manifestazioni di protesta, dirette soprattutto contro il ministro della Giustizia, accusato di voler portare avanti una riforma della magistratura onoraria “che viola la Costituzione e l’ordinamento comunitario”.

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