RIVOLTA CONTRO IL GASDOTTO TAP, SCONTRI IN SALENTO CARICHE DELLA POLIZIA. EMILIANO ATTACCA IL GOVERNO
Proteste e cariche della Polizia sui manifestanti davanti al cantiere del gasdotto Tap in Salento. La protesta contro la decisione di sradicare 200 ulivi sul tracciato del micro-tunnel dell’impianto ha avuto momenti di tensione con le forze dell’ordine. Il governatore Emiliano accusa il governo di mancato ascolto e annuncia l’impugnazione della nota del ministero dell’Ambiente che ha dato il via libera all’operazione.
PRIMO ATTO DELLA BREXIT. PER LA MAY ‘UN MOMENTO STORICO’
Con la lettera di Londra a Bruxelles oggi prenderà il via formalmente la separazione tra Regno Unito e Ue. Mentre la premier Theresa May definisce il momento ‘uno dei più importanti nella storia britannica recente’, il Parlamento scozzese vota a maggioranza per il referendum bis sulla secessione da Londra. Preoccupazione a Berlino, dove un documento del ministero delle finanze di Schaeuble parla di terremoto finanziario e rischi anche per le imprese tedesche ‘se il divorzio presentasse lungaggini’.
CORTE DI GIUSTIZIA: LE MISURE RESTRITTIVE UE CONTRO LA RUSSIA SONO VALIDE
Dopo le polemiche per il processo e la detenzione di Alexei Navalni, arriva una sentenza della corte di giustizia dell’Unione Europea che è destinata ad aumentare la tensione tra UE e Russia.
Le misure restrittive adottate dal Consiglio nell’ambito della crisi dell’Ucraina nei confronti di alcune imprese russe, tra cui la Rosneft, sono valide. E’ quanto sancito dalla Corte di giustizia dell’Unione europea. Le restrizioni in risposta alle azioni intraprese dalla Russia in Ucraina sono state prese nel 2014. Impongono limitazioni ad operazioni finanziarie e all’esportazione di beni e tecnologie sensibili, restringono l’accesso di alcuni enti russi al mercato dei capitali, vietano la fornitura di servizi necessari per determinate operazioni petrolifere. E collego con le condanne ANSA) – MOSCA, 28 MAR – Pioggia di condanne dopo i cortei non autorizzati di domenica scorsa in cui la polizia russa ha fermato centinaia di manifestanti. Oltre al leader dell’opposizione Alexiei Navalni, condannato a 15 giorni di carcere amministrativo, il tribunale Tverskoi di Mosca ha ordinato il carcere anche per l’attivista Nikolai Liaskin (25 giorni) e per il braccio destro di Navalni, Leonid Volkov
MIGRANTI, I PAESI VISEGRAD DICONO NO AL ‘RICATTO DELLA UE’ VIENNA CHIEDE ‘COMPRENSIONE’, DURA REPLICA DELLA COMMISSIONE I Paesi del Gruppo Visegrad, riuniti a Varsavia per un mini-vertice sui migranti, dicono ‘no al ricatto’ dell’Ue che lega la politica migratoria a quella finanziaria riducendo gli aiuti a chi non accoglie i profughi. Il cancelliere austriaco Kern intanto annuncia che interpellerà Bruxelles chiedendo ‘comprensione’ sull’intenzione disapplicare il piano di ricollocamento. Immediata la replica della Commissione europea: ‘Nessun Paese può ritirarsi unilateralmente’. Il governo chiede voto di fiducia sul decreto.
PROCURATORE EUROPEO: ALL’ITALIA NON PIACE LA PROPOSTA
L’Italia sul procuratore europeo “non
ha cambiato idea, perché al momento, se non ci sono fatti nuovi, la
proposta avanzata, che forse poteva giustificarsi nella ricerca
dell”unanimità, francamente diventa addirittura ridicola nel passaggio
della cooperazione rafforzata”. Così il ministro della Giustizia
Andrea Orlando spiega, a margine della riunione del Consiglio Affari
Interni a Bruxelles, le ragioni che hanno spinto l’Italia a non
partecipare alla cooperazione rafforzata sul procuratore europeo
(European Public Prosecutor’s Office, Eppo nel gergo comunitario), che
nelle intenzioni dovrebbe essere un organo indipendente dell’Ue con il
potere di investigare e perseguire le frodi a danno dell’Unione e
altri reati ai danni degli interessi finanziari dell’Ue.
Oggi solo le autorità nazionali possono condurre indagini sulle frodi
in danno dell’Ue. “Quindi – continua Orlando – noi speriamo che gli
altri Paesi che hanno inteso proseguire sul percorso della
cooperazione rafforzata riaprano su alcuni punti su cui noi abbiamo
detto che ci devono essere dei cambiamenti. Sulla struttura, sugli
strumenti e sulle competenze. Non vogliamo che si sposi il nostro
disegno e prendiamo atto che l’ambizione è limitata”.
“Però – aggiunge il ministro – non possiamo neanche accettare che alla
fine si faccia la cooperazione rafforzata sulla base del testo che in
qualche modo si era costruito per tenere conto di Paesi che poi si
sono tirati fuori. Mi pare che rischiamo davvero non di far partorire
alla montagna un topolino, come avevo detto, ma di farle partorire una
formica”, conclude.
Per il sottofondo musicale dei promo, Iuslaw web radio
ringrazia www.bensound.com – dal quale anche voi potrete estrarre musica free.