Spazio news – Mercoledì 22 Marzo.
MAFIE: ITALIA IN PIAZZA PER MEMORIA, LOCRI CON DON CIOTTI FONDATORE DI LIBERA ‘OGGI SIAMO TUTTI SBIRRI’
Erano 25.000 le persone arrivate da tutta Italia nella città calabrese, ieri, per il corteo organizzato da Libera in memoria delle vittime della mafia. ‘Oggi siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell’ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare, ha detto don Luigi Ciotti. ‘Orgogliosa di avere sposato uno sbirro’. É la scritta che la vedova del brigadiere Antonino Marino, ucciso a Bovalino il 9 luglio del 1990, ha scritto sulla propria camicia bianca. Al corteo anche il presidente del Senato Grasso: ‘Le scritte di ieri hanno avuto effetto contrario’
GRAN BRETAGNA SEGUE USA,BANDO A LAPTOP SU VOLI DA PAESI ARABI TIMORE DI ATTACCHI, ANCHE IL CANADA VALUTA LA DECISIONE
Paura di attacchi a Washington e Londra. Niente pc e iPad in cabina sui voli provenienti da una decina di Paesi dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente. Tutte le apparecchiature elettriche più grandi di un cellulare potranno essere trasportate solo nel bagaglio in stiva. La motivazione sarebbe una non meglio precisata minaccia terroristica: questa la decisione portata avanti dal leader degli Stati Uniti, Donald Trump e seguito a ruota dalla Gran Bretagna. Anche il Canada starebbe valutando la possibilità di introdurre restrizioni simili.
Cannabis: Cantone, basta nasconderci dietro proibizionismo
“Mi pongo una domanda, anche se non sono in grado di dare una risposta: una legalizzazione di una droga controllata, anche nelle modalita’ di vendita, non potrebbe avere effetti migliori rispetto allo spaccio che avviene alla luce del giorno nella totale e assoluta impunita’ e che riguarda amplissime fasce della popolazione giovane?”. Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, intervenendo al forum web AGI “Viva l’Italia” parla anche delle proposte di legalizzazione della cannabis. “E’ un po’ un’ipocrisia all’italiana – ha sottolineato Cantone – ci nascondiamo dietro il proibizionismo sapendo che quelle norme sul proibizionismo servono a riempire le carceri, di extracomunitari in gran parte, e nessuno si preoccupa del perche’ il fenomeno cresce”.
Carceri, lieve aumento detenuti. Boldrini: Occuparsene non è buonismo
Il numero dei detenuti nelle Carceri italiane nel 2016 è “in leggero aumento” (54.653) rispetto agli ultimi anni. Una dato in controtendenza ed un “campanello di allarme da non sottovalutare” anche se “forse in parte fisiologico”. A specificarlo la relazione del Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Mauro Palma, presentata oggi alla Camera. Nel 2013 le persone detenute nelle Carceri italiane superavano le 62mila unità. Un numero sceso progressivamente nel 2014 (53.623) e nel 2015 (52.164). Se si confrontano le presenze a fine gennaio 2016 e a fine gennaio 2017 si registra un aumento del 6,2%. Fra le criticità principali quella che riguarda le donne (il 4.2% della popolazione carceraria), che rischiano di diventare “invisibili ed insignificanti” per il sistema penale. Gli istituti penitenziari femminili sono quattro su tutto il territorio nazionale con una presenza, al 31 dicembre 2016, di 589 donne mentre le altre 1749 sono distribuite in reparti femminili all’interno di istituti maschili.
“Preoccuparci delle condizioni di chi vive e lavora nelle carceri non significa mostrarsi indulgenti verso chi ha commesso reati: qualcuno userebbe questa parola odiosa, ‘buonisti’. Significa anche preoccuparci della sicurezza collettiva, perche’ restituire alla societa’ una persona migliore rispetto a quella che ha fatto il suo ingresso in carcere, e’ nell’interesse di tutta la collettivita'”. Lo ha detto a presidente della Camera, Laura Boldrini, intervenendo alla presentazione della relazione del Garante dei detenuti presso la Sala della Regina a Montecitorio. Boldrini ha ricordato i diversi provvedimenti approvati dalle Camere che “hanno consentito una significativa riduzione della popolazione detenuta. E questo e’ il presupposto – ha detto la presidente della Camera – per fare un buon lavoro, perche’ in una situazione di drammatico sovraffollamento non solo si condannano i detenuti ad una pena aggiuntiva di particolare disagio che nessun tribunale ha mai deciso e che non consente alcun riscatto, ma e’ impossibile programmare e svolgere con efficacia tutte quelle attivita’ finalizzate al recupero e al reinserimento sociale del condannato che e’, secondo la Costituzione, cio’ a cui la pena deve tendere. Come si fa, quando in una cella ci sono 6-8 persone ammassate? Li’ esce il peggio della persona, se possibile”.
Riforma processo penale: l’OCSE incoraggia il governo
Mentre prosegue lo sciopero portato avanti dall’Unione Camere Penali e dai Giudici di Pace contro il ddl di riforma del processo penale approvato in senato la scorsa settimana con il voto di fiducia, a sostenere l’azione del governo è arrivata la nota dell’Ocse che incoraggia a concludere quanto prima l’iter per l’approvazione della riforma.
Il Gruppo di lavoro dell”Ocse sulla corruzione “incoraggia vivamente l”Italia a procedere urgentemente con l”adozione del Ddl per completare la riforma in materia di prescrizione”.
Lo afferma una nota della Divisione anti-corruzione dell”Ocse sottolineando che “ciò favorirebbe l’impegno dell”Italia a far rispettare attivamente la Convenzione, segnalando anche la presidenza di successo dal ministro Orlando della Riunione ministeriale Anticorruzione dell”Ocse del marzo 2016″.Da parte dell’Ocse arrivano apprezzamenti all’Italia per “l’adozione di un disegno di legge il 15 marzo, da parte del Senato italiano, che, se adottato dalla Camera dei Deputati, estenderebbe in maniera significativa i termini di prescrizione per disporre di più tempo per perseguire e sanzionare i casi di corruzione transnazionale”.
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