PIANETA CARCERE.
ANSA: In barca per trovare la rotta giusta.
Sei ragazzi scelti dalla giustizia minorile, sei mesi per imparare la vela su una barca bi-campione del mondo e il sogno di partecipare alla Tre Golfi, una delle regate più importanti d’Italia. É il progetto Jonathan-Vela, nato dalla collaborazione tra Whirlpool Corporation e l’Associazione Jonathan Onlus, che porterà il 13 maggio tre di quei sei ragazzi a far parte dell’equipaggio che a bordo di “Scugnizza” tenterà di vincere a Napoli la regata dei Tre Golfi.
IMMEDIATO.NET: Cinema in carcere.
Torna per il secondo anno consecutivo il progetto Il Cinema va in carcere, ideato e realizzato dalla Biblioteca Provinciale di Foggia “La Magna Capitana”, in collaborazione con la casa circondariale del capoluogo dauno.
Il distacco e la rinascita sono i temi al centro di questo nuovo ciclo di incontri, a cura della Sezione Immagini&Suoni della Biblioteca, in programma presso l’Istituto penitenziario da maggio 2016 fino a marzo 2017.
FOGGIA: RASSEGNA CINEMA IN CARCERE
ANSA: Genova, un teatro dentro il carcere di Marassi.
Era un cortile abbandonato e fatiscente all’interno del carcere di Marassi. Oggi ospita il Teatro dell’Arca, il primo teatro in Europa dentro un carcere aperto al pubblico e a compagnie esterne, una struttura in legno di 360 metri quadrati con 190 posti e un palco di 12 metri per 10, che verrà inaugurato il 5 maggio. Nel progetto hanno creduto tra gli altri Dario Fo, Luca Bizzarri e Jurij Ferrini. “L’idea è nata nel 2010 per iniziativa dell’allora direttore Salvatore Mazzeo, nel 2013 è iniziata la costruzione – racconta il direttore di Marassi, Maria Milano – ora siano alla fine del progetto. Il progetto è costato circa 500 mila euro, in gran parte coperti con risorse del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del ministero di Giustizia, ma hanno contribuito anche banche e privati.
GENOVA: UN TEATRO DENTRO IL CARCERE DI MARASS
ANSA: Giustizia. Morosini (Csm) smentisce intervista ‘anti-Renzi’ ma Orlando solleva caso. Legnini: “Attacchi inaccettabili”.
Il consigliere smentisce l’intervista al ‘Foglio’ e si dice “ferito” ma scoppia il caso. Legnini: “Inaccettabili attacchi al governo”. In un clima politico già rovente sul fronte della giustizia a complicare le cosa arriva anche il ‘caso Morosini’, scoppiato a seguito di una intervista che il consigliere del Csm smentisce di aver rilasciato al ‘Foglio’ nei termini riportati dal giornale ma sulla quale si concentra l’attenzione del ministro della Giustizia Andrea Orlando e del vice presidente del Csm Giovanni Legnini. Secondo il Foglio, il consigliere parlando del referendum sulla riforma costituzionale, che vede la sua corrente schierata per il “no” avrebbe detto tra l’altro: “Se passa la riforma costituzionale abbinata all’Italicum il partito di maggioranza potrà decidere da solo i membri della Consulta e del Csm di nomina parlamentare. Renzi farà come Ronald Reagan, una bella infornata autoritaria di giudici della Suprema Corte allineati con il pensiero repubblicano su diritti civili, economia…uno scenario preoccupante”. Il ministro della Giustizia Orlando ha chiesto al vice presidente del Csm Legnini “un incontro formale per un chiarimento” sulla vicenda dell’intervista del consigliere del Csm Piergiorgio Morosini smentita dallo stesso consigliere e pubblicata dal Foglio.
GIUSTIZIA: SCOPPIA IL CASO MOROSINI
IL Dubbio: Doina torna in semilibertà ma senza Facebook.
Il tribunale di sorveglianza di Venezia le ha inibito l’accesso a tutti i social network e a Internet.
Doina Matei ha riottenuto la semilibertà, ma il suo raggio d’azione sarà particolarmente limitato, almeno in riferimento alle nuove tecnologie. La romena condannata a 16 anni di carcere per l’omicidio in metro della 23enne Vanessa Russo, avvenuto nel 2007, si è vista riconoscere nuovamente i benefici concessi in precedenza, con alcuni evidenti distinguo. Il tribunale di sorveglianza di Venezia le ha inibito infatti l’accesso a tutti i social network e a Internet: non potrà fare uso di Facebook, Instagram, Twitter e della Rete, se non in casi eccezionali, per contattare gli operatori che la assistono nel percorso di una «riabilitazione sicuramente non semplice».
DOINA TORNA IN SEMILIBERTÀ SENZA SOCIAL