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RASSEGNA STAMPA DI MARTEDÌ 31 MAGGIO 2016

LA STAMPA: Il CdA azzera le azioni: valgono tra 10 e 50 cents. Bruciati 5 miliardi dei soci di Veneto Banca.

Avevano in mano cinque miliardi di euro e adesso si trovano con poco più di niente. Sono gli 87.502 soci di Veneto Banca. Ieri sera il Cda che ha fissato la forchetta di prezzo in vista della quotazione: tra 10 e 50 centesimi. I soci hanno così visto le proprie azioni pagate fino a 40,75 euro precipitare a un valore di pochi centesimi. Un disastro finanziario molto democratico: ha coinvolto grandi e piccoli imprenditori, giovani pensionati, politici ed enti caritatevoli, piccole imprese artigiane e grandi banche americane. Per l’88% si tratta persone fisiche con un’età media di 60 anni. Il resto sono aziende. Risparmi di una vita di lavoro o patrimoni familiari, poco cambia: quei soldi non ci sono più.

VENETO BANCA: SVALUTATE LE AZIONI
REPUBBLICA: Concordia, la Corte d’appello conferma la condanna a 16 anni e 1 mese per Schettino.

La sedia dell’imputato, nell’aula del Palazzo di giustizia di Firenze, è stata ancora una volta vuota. Come in tutte le dieci udienze del processo d’appello, e come durante la sentenza di primo grado a Grosseto. E identico al primo grado è stato anche il verdetto: la conferma a 16 anni e 1 mese di reclusione per l’ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, unico imputato per il naufragio all’Isola del Giglio.

http://CONCORDIA: APPELLO CONFERMA CONDANNA SCHETTINO

Giudici di pace in sciopero nei giorni 6-11 giugno contro le nuove disposizioni.

L’Unione Nazione Giudici di Pace e l’Associazione Nazionale Giudici di Pace hanno proclamato lo sciopero della categoria dal 6 all’ 11 giugno.
Le organizzazioni dei giudici di pace, nel reiterare le richieste di stabilizzazione e di riconoscimento del loro ruolo istituzionale (continuità del servizio sino all’età pensionabile, piene tutele previdenziali ed assistenziali, congruo compenso, indipendenza del giudice ed autonomia degli uffici), denunciano il comportamento scorretto del Governo, il quale, anzichè disporre, in attesa della definizione delle procedure di conferma dei magistrati in servizio, la proroga nelle funzioni con decreto legge, unico strumento consentito dalla Costituzione, sta procedendo alla proroga medesima, eccedendo dalla delega ricevuta, mediante un decreto legislativo farraginoso, peraltro parzialmente attuativo di una legge parimenti affrettata, incostituzionale, contraria alle direttive comunitarie sul lavoro a tempo determinato ed a tempo parziale applicabili anche ai magistrati onorari sulla base di una vincolante sentenza della Corte di Giustizia Europea del 1° marzo 2012.

Decreto Legislativo che, nel frattempo, effettivamente è arrivato, in quanto nella seduta di ieri, come apprendiamo dal sito del Governo, il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della giustizia Andrea Orlando, ha approvato, in esame definitivo, il decreto recante la disciplina della sezione autonoma dei Consigli giudiziari per i magistrati onorari e disposizioni per la conferma nell’incarico dei giudici di pace, dei giudici onorari di tribunale e dei vice procuratori onorari in servizio.

Si tratta del primo decreto legislativo di attuazione della legge 28 aprile 2016 n. 57 di delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria.

Con il provvedimento approvato oggi si propone il mantenimento in servizio, per un primo mandato di durata quadriennale a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto, dei giudici di pace, dei giudici onorari di tribunale e dei vice procuratori onorari in servizio alla medesima data, a condizione che siano ritenuti idonei allo svolgimento delle funzioni giudiziarie onorarie all’esito di una articolata procedura di conferma, disciplinata con il decreto stesso.
Viene così scongiurata la paralisi degli uffici giudiziari che si sarebbe verificata visto che proprio il 31/5 sarebbe scaduta l’ultima proroga per il mantenimento in servizio dei giudici onorari.

Seguiremo le vicende della protesta dei magistrati onorari, con una puntata speciale che terremo proprio in una delle giornate di sciopero.

SCIOPERO GIUDICI PACE

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