HomeARCHIVIORASSEGNA STAMPA DI MARTEDÌ 3 MAGGIO 2016

RASSEGNA STAMPA DI MARTEDÌ 3 MAGGIO 2016

REPUBBLICA TV intervista la Senatrice Cirinnà, che come ricorderete è già stata ai nostri microfoni, intervistata da Milena Miranda.
“E’ Una legge non completa ma che dà felicità, diritti e riconoscimenti”. E sulla fiducia alla Camera sul ddl ventilata dal Presidente del Consiglio Renzi, la senatrice ribadisce: “Dobbiamo evitare che la legge torni al Senato per una terza lettura, servono diritti subito”. Sulle adozioni non basta incardinare un nuovo disegno di legge, “il doloroso stralcio” della stepchild sarà riempito solo dal matrimonio egualitario. La vera prossima battaglia.

CIRINNÀ: VOTO DI FIDUCIA SULLE UNIONI CIVILI ALLA CAMERA

 

CORRIERE DELLA SERA: Girone presto in Italia?

Il marò Salvatore Girone potrà stare in Italia durante l’arbitrato. Lo ha deciso il Tribunale internazionale dell’Aja che ha accolto la richiesta italiana, invitando le parti a concordare le modalità del rientro del fuciliere in patria. L’altro fuciliere di Marina, Massimiliano Latorre, protagonista del processo, è già in Italia e potrà restarvi almeno fino al 30 settembre, come ha deciso a fine aprile un tribunale indiano.
«L’Italia non ha interpretato correttamente l’ordine del tribunale. Non è vero che il marine Girone è libero: le condizioni della sua libertà provvisoria devono essere stabilite dalla Corte Suprema» hanno commentato fonti del governo indiano.

Ricorderete che un’importante anticipazione circa il possibile rientro di Girone, su disposizione del Tribunale Internazionale dell’AJa, era stata rilasciata ai nostri microfoni dal sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale Enzo Amedola. Setiamo uno stralcio di quella intervista, raccolta da Milena Miranda.

L’AJA: GIRONE PRESTO IN ITALIA

IL SOLE 24 ORE.
CASSAZIONE: RUBARE PER FAME NON E’ REATO

Il fatto non costituisce reato: per questo motivo la Cassazione ha annullato completamente la condanna per furto inflitta dalla Corte di Appello di Genova a un giovane straniero senza fissa dimora, affermando che non è punibile chi, spinto dal bisogno, ruba al supermercato piccole quantità di cibo per “far fronte” alla “imprescindibile esigenza di alimentarsi”, per stato di necessità. Con questo verdetto la Suprema corte ha giudicato legittimo non punire un furto per fame del valore di 4 euro per una confezione di wurstel e due pezzi di formaggio. A fare ricorso in Cassazione non è stato il giovane senza fissa dimora ma il procuratore generale della Corte di Appello di Genova che chiedeva che l’imputato fosse condannato non per furto lieve, come stabilito in primo e secondo grado, ma per tentato furto.

CASSAZIONE: RUBARE PER FAME NON È REATO

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