SPECIALIZZAZIONI
Su ITALIA OGGI interviene il Vice Pres. della Scuola Superiore dell’Avvocatura, Salvatore Sica.
In merito all’articolo «Specializzazioni riviste», pubblicato su ItaliaOggi del 17 maggio, relativo alla riunione che si è tenuta in Cnf con le Associazioni specialistiche in relazione al regolamento ministeriale sulle specializzazioni, cogliamo l’occasione per fornire informazioni utili a inquadrare correttamente il tema: il Cnf come è propria consuetudine, e in particolar modo su tale tema, ha inteso avviare un proficuo dialogo con le associazioni specialistiche incluse nell’apposito elenco previsto dal regolamento relativo, pur nella consapevolezza che si tratta di un incontro informale e che l’ultima decisione spetta al ministero, cui il Cnf, come non mancherà di fare, può soltanto far pervenire ipotesi propositive.
Il regolamento sulle specializzazioni è contenuto in un apposito decreto ministeriale ed è il ministero stesso a farsi carico delle scelte definitive, spesso, come è legittimo, prescindendo o disattendendo le indicazioni del Cnf: così è stato anche per il decreto ministeriale poi caducato dal Tar Lazio quanto all’elencazione delle materie. Tra l’altro, onde evitare banalizzazioni o veri e propri errori divulgativi, il medesimo regolamento non ha affatto posto in discussione le prerogative in tema del Cnf, siccome delineate dalla l.247/2012.
SPECIALIZZAZIONI FORENSI: DECIDE IL MINISTERO
IL SOLE 24 ORE: Renzi, taglio tasse a ceto medio assoluta priorità. Equitalia non arriva al 2018
Taglio delle tasse alla classe media il prossimo anno e riorganizzazione delle agenzie. «Equitalia via entro il 2018». Abbassare le tasse alle imprese? «Sarà fatto». Lo ha annunciato il premier nell’appuntamento, in diretta Facebook e Twitter, #Matteorisponde. «Dobbiamo andare di più nella direzione di dare una mano al ceto medio e alle famiglie. Stiamo discutendo – ha spiegato – come, se attraverso le aliquote Irpef o un sistema fiscale diverso. Andrà nella legge di stabilità del 2017: è un’assoluta priorità». E ha precisato: «Stiamo riorganizzando le Agenzie: tutto il sistema del rapporto tra il cittadino e il pubblico amministratore. Al 2018 Equitalia non ci arriva. La riorganizzazione di questo sistema prevederà un modello del tutto diverso. Stiamo riorganizzando il sistema perché sia sempre più a disposizione del cittadino e non vessatorio verso il cittadino». Tema delle tasse in primo piano , insieme al lavoro, la scuola, alla campagna referendaria.
RENZI IN DIRETTA FACEBOOK: PRESTO MENO TASSE
IL SOLE 24 ORE: Registrazione delle sentenze di modico valore sempre esenti da imposta di registro.
No all’imposta per la registrazione delle sentenze di modico valore, indipendentemente dal grado di giudizio e dal giudice adito. Intanto per le cause non eccedenti il valore di 1.033,00 euro sussiste l’obbligo di assoggettamento al pagamento del solo contributo unificato. Poi la ratio legis è quella di evitare all’utente il pagamento di un tributo irrisorio che non giustifichi neppure una complessa procedura di esazione. Ancorché frutto di scelte discrezionali del legislatore, infine, le norme agevolative possono sempre essere interpretate estensivamente se ciò risulta conforme alla ratio legis. Così la Cassazione, sesta sezione civile, n. 10044-16 depositata lunedì scorso.
SENTENZE CAUSE DI MODICO VALORE ESENTI DA REGISTRAZIONE
ITALIA OGGI: Per i commercialisti sanzioni monstre.
Arrivano le sanzioni disciplinari per le violazioni del nuovo codice deontologico dei commercialisti. Il mancato rispetto dell’obbligo di formazione professionale sarà punito, in assenza totale di crediti formativi maturati, con la sospensione fino a sei mesi dall’esercizio della professione, che diventeranno 12 nel caso in cui l’iscritto incorra nuovamente in tale violazione nel triennio successivo. L’assenza di assicurazione professionale, invece, è punita con la sospensione fino a sei mesi, mentre la violazione dei doveri di indipendenza comporta l’applicazione della sanzione disciplinare della sospensione. È quanto prevede, tra l’altro, il codice delle sanzioni messo a punto dal Consiglio nazionale dei commercialisti, sottoposto in pubblica consultazione agli ordini territoriali fino al 30 giugno prossimo. Il nuovo codice è legato alla revisione del codice deontologico, entrato in vigore a marzo scorso.