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LORENZO CLARIS APPIANI: IL PENSIERO OLTRE IL RICORDO

Questa puntata di “Svegliati Avvocatura!” è interamente dedicata a Lorenzo Claris Appiani. Avremmo potuto dirvi molte altre cose, parlare di tanti aspetti che stanno a cuore a tanti tra noi: sicurezza sui luoghi di lavoro, immagine dell’avvocato nella società, controlli all’accesso nei Tribunali. Sarebbe stato tutto legittimo, ed è giusto che ciascun avvocato italiano, su questa vicenda, abbia la sua opinione.
Anche noi, del Comitato di Redazione, abbiamo sensibilità ed opinioni diverse su quanto accaduto un anno fa: è normale, anzi… è sano. IusLaw Web Radio ha dunque scelto di parlare di Lorenzo cercando di interpretare, quanto più fedelmente possibile, il punto di vista della persona che più di ogni altra ci è apparsa in grado di restituircene un’immagine reale: parliamo ovviamente di Alberta, la mamma del nostro collega.
Le parole di Alberta disegnano una persona normale, profondamente innamorata del suo lavoro, legata ad ideali sicuramente alti e nobili, e per questo non comuni, ma allo stesso tempo disegnano un Lorenzo semplice, che considerava la sua attività, anche quella svolta nelle circostanza tragiche che lo hanno ucciso, come una naturale manifestazione della sua personalità.
Alberta ci ha detto: “Lorenzo non era un eroe”. Alberta non ha chiesto commemorazioni, ma la lettura del giuramento di Lorenzo, quello dell’avvocato Lorenzo Claris Appiani. A questa richiesta, la nostra redazione ha aderito, con tutto il cuore.
Abbiamo voluto ricordare il pensiero di Lorenzo, e pensarlo nel ricordo. Abbiamo creduto che le parole ascoltate oggi possano testimoniare la vita di un nostro collega, uno di noi, che oggi non è più qui, ma che ha lasciato qualcosa che resterà con noi per molto tempo. Ci abbiamo provato, mettendoci tutto il rispetto ed il pudore possibili. Speriamo di esserci riusciti.

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1 commento

  1. Leggo oggi, da Repubblica Bari, di un’Avvocatessa di 44 anni in chemioterapia che si vede negata la richiesta di rinvio dell’udienza. Ascolto la Mamma di Lorenzo sulla nobiltà della nostra professione e del nostro Giuramento.
    avvocato Raffaello Racchi