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LA RIFORMA DEL PROCESSO TRIBUTARIO

Martedì 3 Maggio una nuova puntata di #svegliatiavvocatura dedicata alla riforma del processo tributario.

Il processo tributario è stato oggetto recentemente di un intervento riformatore più volte auspicato dagli operatori e studiosi del settore.
Molte sono le novità apportate dal D.Lgs. 24/09/2015 nr. 156 che ha introdotto tra gli altri la conciliazione in appello, la immediata esecutività delle sentenze di prima istanza, la estensione della tutela cautelare con possibilità di ottenere la sospensione della sentenza e dell’atto impositivo originario sia in pendenza di appello che di ricorso in cassazione, la condanna alle spese del giudizio con possibilità di compensazione delle stesse solo al ricorrere di gravi ed eccezionali motivi con obbligo di espressa motivazione.


In realtà il processo tributario ha necessità di una operazione di maquillage integrale che renda effettiva, tra l’altro, la rispondenza al principio di terzietà dei giudici tributari ai sensi dell’art. 111 Cost.
E’ noto infatti come la gestione e la organizzazione delle Commissioni Tributarie sia affidata esclusivamente al MEF (Min. Economia e Finanze) che, per il tramite della Agenzia delle Entrate, riveste al contempo la qualifica di parte interessata nella enorme mole di contenzioso pendente dinanzi al giudice speciale.


Una realtà dunque lontana dai principi di parità ed uguaglianza cari a tutti i cultori del diritto e che, ad esempio, ha posto nel nulla un corpo di norme, il cd. Statuto del Contribuente, tendente a smorzare a tutela delle parti più deboli gli effetti di un evidente squilibrio processuale.
Una riforma incompleta che segnala la necessità di ulteriori interventi in materia ad esempio di reclutamento e specializzazione dei giudici tributari, che garantiscano un giusto ed equo processo con possibilità di accesso agli istituti probatori previsti dall’ordinamento processual civilistico.
Una riforma condotta possibilmente avendo come riferimento l’esperienza del processo tributario in altri paesi dell’unione ed in particolare di quello tedesco e che sottolinei e garantisca l’indipendenza dal MEF .

Buon ascolto!

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