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GIORNATA EUROPEA DEL LAVORO SU TWITTER E DECRETO MADIA: tra ‪#‎JOBFAIR‬ e ‪#‎SMARTWORKING‬

#svegliatiavvocatura di Giovedì 19 Maggio 2016.

Oggi la piattaforma Twitter ha indetto la Giornata Europea del Lavoro: con l’ashtag #JOBFAIR le aziende potranno twittare in 140 caratteri le proposte di lavoro, i lavoratori sono invitati a twittare con il medesimo ashtag il proprio curriculum e le aree di competenza per cui offrono la propria attività lavorativa. Un modo inedito per creare in Europa uno spazio transfrontaliero di incontro di domanda e offerta di lavoro; anzi, un modo smart, cioè intelligente, agile, flessibile. E sono proprio queste le parole d’ordine del cd. smart working, una modalità di prestazione del lavoro che permette di conciliare la mobilità della vita moderna con una maggiore produttività lavorativa, grazie ai nuovi mezzi di comunicazione: email, social, chat di lavoro. La classica riunione di ufficio si trasferisce su telegram; con il collega fuori sede si comunica via whatapp; l’informazione e la divulgazione passano da twitter; i documenti da esaminare e trasmettere al gruppo di lavoro si caricano sulla nuvola in cloud. Il luogo di lavoro si estende molto oltre le pareti dell’ufficio: per controllare e rispondere alle email il lavoratore può trovarsi in qualsiasi luogo, basta possedere un dispositivo idoneo a collegarsi a internet. In Italia lo smart working non è una novità, ed è conosciuto come telelavoro, introdotto per la prima nel settore pubblico con il DPR n. 70/1999. Tuttavia, lo sviluppo dei nuovi mezzi di socializzazione e la diffusione della banda larga, lo hanno reso più attuabile ed efficiente. Tanto che il 28 gennaio è stato approvato un decreto attuativo della L. 124/2015 art. 11, che a sua volta si inserisce nel percorso aperto dal decreto Madìa, il d.l. n. 90/2014, poi convertito in legge. Il telelavoro, alias smart working è realtà anche nella pubblica amministrazione. Come sono state accolte queste novità, nel settore pubblico, ma anche privato? Certamente lo smart working offre l’opportunità al lavoratore di conciliare più agevolmente lavoro e famiglia, ma richiede anche un rapporto fiduciario più forte tra datore di lavoro e lavoratore. Ne abbiamo parlato con la dott. Elena Miglia, dirigente della Città di Torino, già promotrice del progetto Lavoro Agile, che ha illustrato le iniziative tematiche al Salone di Torino che si è tenuto lo scorso fine settimana. Abbiamo anche intervistato il dott. Emanuele Pucci, amministratore delegato di Teleskill, che proprio ieri pomeriggio ha relazionato in un convegno dedicato al web meeting e allo smart working. Naturalmente, in convegno smart, trasmesso in streaming interattivo per la partecipazione diffusa sul territorio nazionale.

Buon ascolto!

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