Puntata di #svegliatiavvocatura di Venerdì 10 Giugno 2016.
“Il giudice e l’economia”, saggio del Professor Giancarlo Montedoro, pubblicato da Luiss University Press nel 2015, costituisce l’occasione per approfondire il rapporto ormai sempre più stretto e indissolubile fra diritto ed economia.
Si tratta di un ulteriore effetto della globalizzazione, che unitamente ai i processi di costruzione dell’Unione europea, sta trasformando le amministrazioni pubbliche e il mondo giudiziario, imponendo revisioni dei costi, tempi più brevi e responsabilità maggiori. “Sono cambiamenti molto forti – scrive il Dott. Montedoro – dovuti ai vincoli del pareggio di bilancio e che richiedono un giusto equilibro tra giudice e legislatore.”
Una delle più rilevanti conseguenze di questi cambiamenti è costituito dal proliferare delle fonti del diritto, che qualcuno ha definito la “frantumazione stellare” del sistema delle fonti del diritto.
Non è soltanto una mutazione quantitativa, che costringe ad aggiungere alle fonti interne anche l’esame di quelle di derivazione sovranazionale per la risoluzione di ciascun caso concreto; si tratta soprattutto di un salto di qualità, che impone all’interprete (giudice o avvocato) di destreggiarsi tra tipologie sempre nuove e diverse di precetti.
Dunque entrano in gioco, sempre più, fonti differenti: originali, tipiche, atipiche, eterogenee.
Basti pensare alle pronunce della Corte di Strasburgo, che condizionano con intensità crescente le decisioni giudiziarie, le stesse scelte legislative nei più disparati settori: dalla fecondazione assistita alle carceri, dalla espropriazione per pubblica utilità alla confisca negli abusi edilizi, sino al trattamento pensionistico.
Tale rivoluzione diventa tanto più significativa proprio nel settore del diritto amministrativo, dove il Giudice, per usare le parole del Dott. Montedoro, è diventato proprio il Giudice dell’Economia “perché nella maggior parte dei paesi europei dove l’economia è gestita da istituzioni pubbliche è il primo a riconoscere le trasformazioni del mondo economico”.
E di fronte a questa vera e propria rivoluzione copernicana, capace forse di travolgere il sistema di civil law, nel quale ci siamo formati, con la fonte tipica, la legge, che vede sempre più ridursi il suo tradizionale predominio, dovendosi confrontare con altre fonti sempre nuove e sempre più “invasive”, un ulteriore quesito da porsi riguarda il grado di preparazione culturale e di formazione specifica dei giuristi, magistrati e avvocati, chiamati sempre più a confrontarsi con un diritto nuovo ed in grande evoluzione.
Buon ascolto!