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Le interviste di questa puntata:
GREENPASS E VACCINO SPUTNIK
Intervista all’ On.le Simone Billi, Comitato Italiani all’Estero
A cura di Brigida Mulinelli
IL CONSIGLIO DI STATO ORDINA AL CNF DI PUBBLICARE GLI EMOLUMENTI PERCEPITI DAI 9 CONSIGLIERI ELETTI ILLEGITTIMAMENTE
Intervista all’ avv.ta Mirella Casiello, foro di Taranto
A cura di Pierluigi Serra
Con la conduzione di Giuseppe Gallo
Regia di Ornella Sala
SINGOLI INTERVENTI

Intervista all’ On.le Simone Billi, Comitato Italiani all’Estero
A cura di Brigida Mulinelli continua a leggere...
Accade tutt’ora che persone che si siano sottoposte alla vaccinazione Sputnik non siano in possesso del Green Pass. L’On. Simone Billi, della Lega per Salvini Premier, ci spiega esattamente il problema. Anzitutto, è importante specificare come L’EMA non abbia ancora autorizzato il vaccino e riconosciuto lo stesso come un vaccino potenzialmente vaido. Il problema si riflette anche sul territorio nazionale con San Marino, ad esempio, Stato nel quale 15.000 persone residenti stanno riscontrando problemi con la Certificazione Verde, in seguito al mancato riconoscimento dell’EMA del vaccino in questione, la quale però ha introdotto una deroga fino alla fine di Febbraio. Si tratta di un problema non solo di natura medico-sanitaria (in Italia) ma anche e soprattutto di natura geopolitica. Lo stesso onorevole si sta attivando per poter ampliare questa deroga fino a fine marzo. Il problema secondario, nonché caso specifico per San Marino, è quella del Green Pass illimitato, nel quale l’On. Billi si sta attivando affinché i cittadini sammarinesi abbiano il GP illimitato. Qualora però la situazione si plachi e torni sotto controllo, la Lega Salvini Premier insiste per far terminare l’obbligatorietà del Green Pass finisca, insieme allo Stato d’Emergenza (che finirà il 31 marzo), nonostante l’opposizione di molte forze politiche.
Ad oggi, chi ha due dosi Sputnik a San Marino può possedere il Green Pass italiano, così come chi ha avuto la dose booster dello stesso vaccino, anche se questo non vale per l’eventuale deroga.
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Intervista all’ avv.ta Mirella Casiello, foro di Taranto
A cura di Pierluigi Serra continua a leggere...
L’Avv. Mirella Casiello, intervistata da Milena Miranda, racconta ai microfoni della radio dell’Avvocatura come abbia chiesto al CNF, per rispetto del dovere di trasparenza, l’ostensione delle delibere che hanno elargito i compensi dei Consiglieri che, in quanto alla vicenda del doppio mandato, successivamente sono risultati illegittimamente eletti. Si tratta di un’iniziativa dei venti ricorrenti del giudizio madre, che pian piano stanno diventando attori dei seguenti processi. Ma appunto, come sta procedendo questa richiesta del dovere di trasparenza da parte del CNF?
L’Avv. Casiello spiega come sia non solo una questione circoscritta all’Avvocatura, ma anche a tutte le professioni e soprattutto agli enti locali.
La vicenda parte dalla voglia di comprendere cosa giustificasse la particolare volontà di adempiere alla carica in oggetto. Nello specifico, il riferimento normativo che viene fornito come punto di partenza è sicuramente il d.lgs. 33/2013 e successive modifiche, specificatamente l’art. 14, per cui tutti gli amministratori devono avere nella loro pagina di amministrazione trasparente, una serie di dati a loro facilmente riconducibili (e non aggregati, o non facilmente evincibili). I principi, secondo l’ospite, sono gli stessi che riguardano quelli dei Gettoni, Indennità e Rimborsi spese, Carichi o Incarichi in altre fondazioni o enti pubblici, e nella controversia in oggetto l’informazione richiesta è uno scenario di trasparenza. In conclusione, l’Avv. Casiello spiega come l’accesso agli atti sia stato abbastanza articolato, per cui nella sentenza in oggetto, i soggetti che hanno proposto ricorso avessero interesse a visionare determinati atti.
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