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Banche: strumenti finanziari e tutela del risparmiatore

Nella puntata di #svegliatiavvocatura di lunedì 23 Maggio abbiamo parlato di strumenri finanziari e tutela del risparmiatore.

Per molti anni il contenzioso bancario innanzi ai Tribunali italiani è stato limitato alle attività di recupero dei propri crediti da parte degli istituti bancari. Decreti ingiuntivi, rare opposizioni, spesso con finalità eminentemente dilatorie e moltissime procedure esecutive, per lo più immobiliari.
A partire dalla metà degli anni ’80, a queste controversie standard si aggiunsero le prime cause che vedevano le banche come convenute: le revocatorie di rimesse bancarie, un filone presto diventato molto ampio, anche grazie ad una giurisprudenza attenta e persino creativa, che finì per ricomprendere sotto la scure dell’art. 67 legge fallimentare ipotesi limite, in cui era davvero difficile distinguere se la banca fosse stata vittima o carnefice dell’impresa fallita.
Ma la vera svolta nel rapporto di forza fra istituti di credito, da una parte, imprese e risparmiatori, dall’altra, si è avuta senz’altro negli ultimissimi anni 90, quando dapprima alcuni giudici di merito e poi anche la Suprema Corte, sanzionarono di illegittimità l’anatocismo che da sempre era stato consentito alle banche, che capitalizzavano i soli interessi passivi, in nome di un uso normativo, in effetti inesistente.
E poi fu la volta delle condizioni uso piazza, da sempre ritenute lecite, ma poi spazzate via, con enormi conseguenze sull’effettivo conteggio dei crediti vantati dalle banche.
Ed ancora i tassi usurai.
Negli ultimi anni, complice la crisi economica e l’inventiva di alcuni spregiudicati analisti bancari, si è aperto un nuovo, e soltanto in parte conosciuto, campo di battaglia: quello dei prodotti finanziari, tossici e non, dei derivati, dei Bond, di risparmiatori spesso indotti o addirittura costretti da funzionari poco corretti ad acquistare titoli e prodotti non corrispondenti alle loro effettive esigenze di piccoli risparmiatori, poco avvezzi a confrontarsi anche culturalmente con sofisticati e rischiosissimi strumenti.
Di questi argomenti parleremo questa mattina con i nostri ospiti.

Buon ascolto!

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