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Avv. Vincenzo Grieco – Le news del giorno dopo, la nuova rubrica della Radio dell’Avvocatura – Venerdì 21 Settembre 2018

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Le news del giorno dopo, la nuova rubrica della Radio dell’Avvocatura, Venerdì 21 Settembre 2018.

A cura di:

Avv. Vincenzo Grieco.
Foro di Bari.

Il recesso oltre il termine previsto dal Ccnl comporta la reintegra.
Con la sentenza n. 21569 del 3 settembre 2018,  la Corte di cassazione è intervenuta sulle conseguenze del licenziamento disciplinare irrogato una volta decorso il termine previsto dal contratto collettivo. La pronuncia prende le mosse dal giudizio d’impugnazione promosso da un lavoratore contro il licenziamento intimato oltre il termine di 10 giorni previsto dal Ccnl. In accoglimento del ricorso del lavoratore, invocante la erronea e falsa applicazione di legge rispetto al mancato riconoscimento della reintegra discendente dal mancato rispetto del termine, la Suprema Corte – con la pronuncia in commento – ha cassato la sentenza di merito ritenendo che la violazione della regola relativa al termine per l’adozione del provvedimento disciplinare implicasse l’accoglimento delle giustificazioni e, conseguenzialmente, l’applicabilità della tutela reale ex art. 18,4° co. dello Statuto dei Lavoratori, comportante il diritto alla reintegrazione dell’interessato.

Il Garante boccia il modello Inps per le visite fiscali.
Botta e risposta tra il presidente dell’Inps, Tito Boeri, e il Garante della privacy, Antonello Soro. Dopo che il primo aveva ribadito il sei settembre davanti alla commissione Lavoro del Senato la contrarietà per lo stop da parte dell’Autorità della riservatezza al sistema per individuare assenze dal lavoro sospette, ieri è stata la volta del Garante.
Sempre alla presenza dei senatori della commissione Lavoro, Soro ha replicato che il sistema di data mining, denominato Savio, utilizzato dall’Inps per individuare in via preventiva possibili assenze ingiustificate dal lavoro rappresenta senz’altro «un obiettivo di interesse generale». Il modello messo a punto e utilizzato da oltre cinque anni configura, però, una «vera e propria profilazione dei lavoratori», in contrasto con la privacy. In particolare, quel sistema non adotta gli accorgimenti necessari per evitare abusi nei confronti degli inconsapevoli interessati, a partire dal fatto che non sono state previste «precauzioni e garanzie specifiche volte a evitare, ad esempio, che inesattezze nei dati raccolti o incongruenze nella logica degli algoritmi usati inducano decisioni erronee con impatti negativi sui singoli».

Lavoro autonomo, in arrivo le comunicazioni di debito per gli iscritti alla gestione separata.
In arrivo comunicazioni di debito, per i liberi professionisti iscritti alla Gestione separata Inps riguardanti gli anni 2011 e 2012.
Lo ha reso noto l’istituto di previdenza con una nota diretta alle sedi periferiche, con la quale ha precisato che durante il mese di agosto ha iniziato ad inviare ai liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata, relativamente agli anni 2011 e 2012, le comunicazione di debito ex articolo 36-bis del Dpr n. 600/1973, gli accertamenti d’ufficio per contribuzione dovuta e le comunicazioni di debito dovute alle compensazioni indebite.

Il controllo cosiddetto “automatizzato”, previsto dall’articolo 36 bis del Dpr 600/73 ai fini delle imposte dirette, consiste nella liquidazione delle imposte dei contributi e dei premi dovuti, nonché nei rimborsi spettanti in base alle dichiarazioni presentate dai contribuenti e dai sostituti d’imposta.

 

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